piano annuale inclusione

PAI – Piano annuale per l’inclusione

Il PAI, o Piano Annuale per l'Inclusione, è il documento con cui ogni istituto scolastico valuta e definisce i bisogni educativi e/o formativi dei suoi studenti

Descrizione

Una scuola per tutti e per ciascuno: questo l’impegno del Liceo.

A questo risultato si arriva tramite un protocollo per la gestione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) per i quali, come prevede la normativa, vengono applicati gli strumenti compensativi e i metodi dispensativi indicati dalla legge 170 e dalle Linee guida (DM 12/7/2011).

Per gli studenti con Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA)disabilità o altre situazioni particolari è in uso questa procedura:

La famiglia all’atto dell’iscrizione indica la presenza di una certificazione in merito al disturbo. La documentazione viene protocollata e inserita nel fascicolo riservato dello studente in segreteria didattica.

Il responsabile dell’inclusione coordina l’esame della diagnosi da parte del Consiglio di Classe e il confronto con le famiglie e gli studenti. La segreteria avrà il compito di segnalare i nominativi degli alunni al referente BES dell’istituto che provvederà ad informare i Coordinatori  e i docenti della classe relativamente alla presa in carico dei singoli alunni.

Entro il mese di novembre viene predisposto per ogni alunno DSA-BES un fascicolo contenente:

  • Certificazione di diagnosi, presente solo nei casi certificati dall’esperto;
  • PEI PDP redatto dal Consiglio di Classe in accordo con la famiglia, firmato dalla famiglia, dal Dirigente, dai docenti, dallo studente (ed eventualmente dal docente di sostegno);
  • Verbale dei colloqui effettuati con i genitori e con lo studente;
  • Eventuali comunicazioni da parte della famiglia inviate al Referente o al Consiglio di Classe.

La comunicazione da parte della famiglia comporta l’inserimento nel NODO DAD@ degli alunni DVA da parte della scuola. Il rapporto con i Servizi Sociali Comunali e con le Cooperative di educatori potrà essere svolto dal Coordinatore, dai docenti della classe e dal referente BES.

Un PDP (Piano Didattico Personalizzato) con una didattica individualizzata e personalizzata, secondo la normativa, può infatti essere attivato anche in assenza di certificazione, dove lo si ritenga necessario per il successo formativo degli alunni(es.  in presenza di gravi problemi familiari, di disturbi emotivi e della condotta).

La didattica inclusiva mira al massimo coinvolgimento di tutti gli alunni nell’apprendimento e nella partecipazione sociale, valorizzando le differenze – tutte, non solo quelle più visibili e marcate dell’alunno con un deficit o con un disturbo specifico – presenti nel gruppo classe.

Nel caso di alunni stranieri, inoltre, il docente referente, in accordo col CdC, organizza attività di accoglienza e predispone un curricolo che privilegi percorsi di lingua italiana sia all’interno dell’istituto sia con il supporto di enti esterni. E’ anche possibile individuare i minimi di conoscenze e competenze previsti per ogni disciplina ed eventuali metodologie didattiche e valutative differenziate, decise dai docenti del Consiglio di Classe.

L’istituto collabora con le strutture ospedaliere che rientrano nella rete Scuola in ospedale e, in caso di alunni ricoverati in ospedale, fornisce il PDP con i minimi personalizzati e individualizzati e successivamente attiva il progetto di istruzione domiciliare.

Per gli studenti-atleti di alto livello si predispone, su richiesta della famiglia, un PFP (Piano Formativo Personalizzato) con riferimento al Decreto ministeriale 279 del 10 aprile 2018 e alla Nota MIUR 04/10/2019, volto a superare le criticità  – in primo luogo le difficoltà nella regolare frequenza delle lezioni – che possono nascere durante il percorso scolastico di questi studenti.

Le famiglie degli studenti che hanno bisogno della somministrazione di un farmaco durante l’orario scolastico o durante le attività didattiche in orario exstrascolastico devono presentare richiesta al Dirigente Scolastico attraverso l’apposito modulo. Verrà così attivato un protocollo di somministrazione farmaci che, in accordo con il competente servizio dell’AUSL, rilascerà le specifiche autorizzazioni per la somministrazione. Questa non dovrà richiedere il possesso di cognizioni specialistiche di tipo sanitario, né l’esercizio di discrezionalità tecnica. E’ disponibile anche il protocollo d’intesa con la ATS Città metropolitana, l’ASST Rhodense, l’USR Lombardia (AT MIlano).

Tempi e scadenze

Approvazione del piano

23

Nov

Ulteriori informazioni

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